Nik
(lunedì 14 gennaio 2013)
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Visita in ospedale.
Desidero raccontarvi in breve la mia visita in ospedale di qualche giorno fa. Mi ero proposto di farmi vedere da un gastroenterologo per i miei disturbi digestivi così, il giorno fissato, mi sono presentato puntuale. Nella sala d'attesa ero solo(stranamente) nell'attendere che l'infermiera mi chiamasse. Lei, era lì, di fronte a me alla scrivania; molto spesso si assentava... mentre il medico specialista( che avevo riconosciuto per essere stato lui a farmi l'ultima gastroscopia 2 anni fa) spesso entrava ed usciva dalla stanza in cui eravamo per capire, forse, quante visite doveva fare. Ma il tempo trascorreva lento senza che l'infermiera addetta alle prenotazioni mi chiamasse. Attendo un'ora, leggendo qualcosa poi, dimprovviso, mi sento dire : professore...che ci fate qui? Era una mia ex alunna, gia' laureata in medicina e tirocinante presso il reparto in cui mi trovavo. Le spiego il motivo della mia presenza e , tempo pochi minuti, eccola ripresentarsi con il dottore che, vedendomi, mi chiede: ma lei aspettava me? Mi visita. Mi aspettavo un'altra gastroscopia ma, stavolta, pare, non sia indispensabile. Devo seguire una cura per 2 mesi poi si vedra' ma gia' sto un po' meglio. Ringraziato il medico specialista per l'accurata visita, faccio ritorno nella sala d'attesa nella speranza di trovare la mia ex alunna ma non trovo nemmeno l'infermiera ... Il giorno dopo a scuola riesco a trovare, in segreteria, il suo numero di telefono ed è stato un piacere esternarle la mia gratitudine e il mio affetto. Che dire? Nella vita occorre fortuna anche per andare al mercato per comprare un chilo di patate figurarsi in ospedale. Disservizi della nostra sanita' ma tutto è bene cio' che finisce bene.